LUCAMALEONTE

Bio

Lucamaleonte nasce nel 1983 a Roma, dove vive e lavora. Laureato all’Istituto Centrale per il Restauro della capitale, ha realizzato i suoi primi lavori sui muri di Roma nel 2001. La tensione costante al perfezionamento della tecnica dello stencil ha fatto di Lucamaleonte un artista dallo stile inconfondibile.

Lucamaleonte ha esposto in oltre 50 mostre tra personali e collettive dal 2004 ad oggi (Londra, Roma, Berlino, Parigi, Barcellona, U.S.A., Australia). È inoltre, insieme a Sten Lex, organizzatore del festival International Poster Art a Roma. Nel 2010 e nel 2011 è stato chiamato con gli Orticanoodles a tenere due workshop al MART di Trento e Rovereto. Recentemente è stato chiamato dall’ambasciata ItaloBrasiliana per il progetto Mural Italia-Brasil, per il quale ha realizzato diversi interventi murali a Salvador in Brasile (2012). Negli ultimi anni ha esposto in diversi musei in giro per l’Europa e continua a viaggiare per dipingere murales in tutto il mondo.

Antrodoco 2021 “Fioritura”

Area oggetto di intervento: Arco d’ingresso alla sede del Municipio

Descrizione:
Saper leggere la realtà e trasformarla attraverso il proprio sguardo, in maniera originale, offrendo punti di vista differenti è la chiave della poetica di Lucamaleonte.
Con una passione per la botanica e il bestiario, LUCAMALEONTE cattura l’anima del luogo più legata alla Natura e la mette in connessione con un linguaggio urbano e dirompente come quello della street art, che così rispecchia lo spirito stesso del luogo: un connubio di tradizioni legate al territorio e la modernità delle iniziative che hanno negli ultimi anni dato uno slancio di ripresa a queste terre duramente colpite dai sismi del 2016, perfettamente racchiuse nella scelta del posizionamento dell’opera nell’arco di ingresso al Municipio, sede che raccoglie le istanze della popolazione con un occhio al passato e uno al futuro.

Tecniche:
Tecnica mista pittura e stencil
Mascherine e vernice per realizzare stencil multilivello molto elaborati e caratterizzati da una sovrapposizione di numerosi strati di colore.

Materiali: Pittura, Carta, Pennelli

Antrodoco 2022 “Gioco senza fine”

Area oggetto di intervento: Arco d’ingresso alla sede del Municipio da Via Roma – Antrodoco (RI)

Descrizione:
“Appena ho visto la struttura architettonica ad arco che avrebbe accolto la mia opera fioritura, ho capito che non sarebbe potuto finire tutto in quel modo.” A LUCAMALEONTE  è stato chiaro fin da subito che trasformare il passaggio in un piccolo scrigno naturale, per circondare chi lo attraversa era quasi obbligatorio per dare risalto alla prima opera realizzata in quel luogo. L’opera che fronteggia fioritura si chiama  Gioco senza fine, è un incontro/scontro tra un cane ed un gatto, animali normalmente contrapposti ma che sul muro diventano complici di un gioco fermo nel tempo e perciò senza fine, che stravolge lo stereotipo e il folklore che vuole i due animali contrapposti per natura. Dalla convivenza delle due creature emerge con forza una natura rigogliosa, che come in fioritura incornicia il passaggio. Il soffitto è un raccordo tra le opere. L’artista ha volutamente lasciato bianco il fondo per rendere l’opera di respiro più ampio, esaltando allo stesso tempo gli elementi architettonici in grigio, che ne scandiscono il ritmo. Al centro della volta ha inserito un ulteriore elemento geometrico, questa volta un cerchio, rigoroso come le cornici grigie già esistenti, ma che allo stesso tempo si fonde nelle linee verdi della natura macroscopica che abbraccia tutto il passaggio.

Tecniche:
Pittura a pennello e rullo su parete

Materiali: Pittura, Carta, Pennelli

Calcata 2022 “Liberi come gatti”

Area oggetto di intervento: Teatro – Via Papa Giovanni XXIII – Calcata (VT)

Descrizione:
L’opera si sviluppa su due pareti e sfrutta il suo essere divisa in due per ragionare sul dualismo.
La parte frontale del teatro vede una costruzione di un ambiente simile ad un palco, incorniciato da un drappo rosso come di un sipario, sullo sfondo dei fiori scenografici e al centro della scena due gatti speculari. L’impianto è fatto in modo che i gatti siano posti al di sopra delle porte di accesso alla struttura, posti a protezione del teatro, come alari romani, tanto decorativi quanti simbolici. La vita sul palco è una vita di simulazione del reale, dove la scena imita la realtà, ma non ha mai la forza per raccontarla nella sua interezza, una rinuncia all’autenticità. I gatti perdono la loro natura felina e sembrano delle statue immobili, protagoniste ma decorative.
Il muro prosegue girando un angolo e mostrando la vera natura dell’animale, dietro le quinte e lontane da occhi indiscreti i felini possono permettersi di essere loro stessi, e protagonista di questa seconda sezione è proprio un gatto, di maggiore taglia, libero e intento a giocare con dei petali di fiore, interagendo con lo scenario e muovendosi assecondando lo spirito felino.

Tecniche: 
Pittura a pennello e rullo su parete

Materiali: Pittura, Rulli, Pennelli

Contributo audio a cura di Isabella Rotolo - Leviedelfool

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